Un testo è un’architettura con un ingresso e un’uscita

Fare bang dall’inizio alla fine

Come dice Luisa Carrada nel suo libro Struttura e sintassi, lungo o breve, un testo è un’architettura con un ingresso e un’uscita. Ancor prima di entrare, dobbiamo intravedere qualcosa di nuovo, interessante, utile: è il compito delle prime parole, della prima frase. Quando stiamo per andarcene, l’ultima frase è lì a richiamare il senso, prolungarne l’eco o stimolare la riflessione.

Comincio e ti porto con me

Quando leggiamo, soprattutto da uno smartphone, l’inizio è tutto: non è solo la prima cosa che vediamo, spesso è anche l’unica. Spunti, stimoli e buoni motivi per continuare la lettura devono stare lì. Alcuni suggerimenti:

  1. Evitare le frasi fatte, le banalità, le ovvietà
  2. Privilegiare il particolare rispetto al generale, il dettaglio rispetto al quadro di insieme.
  3. Partire da una domanda
  4. Fare un’affermazione forte che ci fa chiedere “perché”?
  5. Presentare un’immagine vivida, che fa vedere gli occhi della mente
  6. Fornire un dato significativo
  7. Alzare il sipario su un’azione, o una persona, per far venire voglia di seguirla anche oltre.
  8. Inchiodare l’attenzione con una frase molto breve, anche una sola parola, per allargare il cerchio con periodi man mano più lunghi.
  9. Elencare alcuni elementi significativi che fanno intravedere quanto sta per arrivare.
  10. Introdurre un elemento di suspense descrivendo prima di nominare.

Concludo e ricordati di me

Se un buon inizio ci tira dentro il testo, con una buona conclusione possiamo farci ricordare più facilmente: l’ultima cosa che leggiamo risuona come una sorta di eco e rimane a lungo nella nostra mente. Quando ci congediamo possiamo:

  • Riassumere
  • Ricordare
  • Prendere un impegno
  • Far riflettere o insinuare un dubbio
  • Proiettarsi verso il futuro
  • Lasciare un’immagine forte.

Un trampolino tra la fine e l’inizio

Un testo può avere tanti inizi e tante conclusioni quanti sono i paragrafi. Questo avviene soprattutto sul web: separati dal doppio spazio, ci appaiono come testi autonomi. Le frasi trampolino sono utilissime anche in un articolo di giornale, o in un libro, per accompagnare il lettore paragrafo dopo paragrafo fino alla conclusione.

Una buona tecnica è scrivere tutto e poi tornare sull’incipit e sull’explicit in un secondo momento, per cercare di aggiustarli e renderli davvero efficaci.

Il libro Struttura e sintassi riporta numerosi esempi che, a mio avviso, è consigliabile leggere per capire fino in fondo le logiche dei suoi consigli. Se lo leggerete, fatemi sapere quali spunti vi sono sembrati più interessanti!